Monitoraggio in vigneto

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na volta definite le caratteristiche delle singole porzioni di vigneto, la continua osservazione condotta tra le vigne permette di accumulare molte informazioni utilizzabili per prendere delle decisioni più mirate: un qualsiasi intervento agronomico è infatti in grado di aumentare il proprio livello di sostenibilità quanto più risulta rispondente alle effettive condizioni in cui si trova il sistema vite-suolo-microambiente quando viene messo in atto.

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a ciò la necessità di adeguare gli interventi alle differenze che si è riusciti a far emergere nel corso dell’analisi iniziale, le quali però possono riguardare talmente tanti aspetti che può risultare difficoltoso tenerli a mente con i metodi tradizionali. Il ricorso a soluzioni innovative per l’osservazione da vicino del vigneto (es., sensori posizionati in vigna per misurare la bagnatura fogliare o la temperatura dell’aria all’interno della chioma) è quindi in grado di costituire uno strumento molto valido per l’operatore, sia perché il numero di osservazioni eseguite alla fine risulta di gran lunga superiore a quelle che potrebbero essere condotte da un qualsiasi operatore, sia perché essendo un’osservazione continua possono essere rilevate delle variazioni nel tempo che altrimenti potrebbero non essere notate.

Non solo, la possibilità di monitoraggio vigneto in continuo: un parametro (es., bagnatura fogliare, contenuto di umidità del terreno) permette anche di pianificare con un certo anticipo gli interventi, che quindi vengono eseguiti non a ridosso del verificarsi delle condizioni di stress (es., deficit idrico) o di massimo rischio per la pianta (es., condizioni favorevoli all’innesco di un’infezione fungina) o come può succedere con un certo ritardo, ma nel momento più opportuno e favorevole. E questo ne massimizza l’efficacia, con una positiva ricaduta anche a livello di sostenibilità in quanto una vite che si trova in equilibrio e non in condizioni di stress, ha meno bisogno di interventi correttivi.

 
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